ARTEMISIA

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ARTEMISIA
Nome latino: Artemisia vulgaris L.
Famiglia: Asteraceae
Parti della pianta utilizzate: sommità fiorite
L’Artemisia era una pianta molto utilizzata nella tradizione erboristica,
ma ancora scarseggiano gli studi ufficiali sulla pianta.

Effetti dimostrati: disappetenza, disturbi dispeptici dovuti a carente
produzione di succhi gastrici, la pianta presenta inoltre un effetto
carminativo e coleretico.

Indicazioni: l’azione dell’Artemisia si esplica soprattutto a livello
dell’apparato gastrointestinale. Trova impiego nell’inappetenza e
nelle disfunzioni digestive come pesantezza post-prandiale, nausea
e digestione lenta. Migliorando la digestione, favorisce il corretto
assorbimento dei nutrienti. L’artemisia ha anche la funzione di regolatrice
del ciclo, sarà quindi indicata nel caso di dismenorrea. Per la
sua azione a livello uterino, in passato veniva assunta a dosi molto
elevate per provocare l’aborto.

Dosi consigliate:
Infuso: all’ 1,5% da assumere prima del
pasto per stimolare l’appetito e dopo il
pasto per stimolare la digestione
T.M.: 30-50 gtt. 3 volte al giorno

Avvertenze: Non bisogna assumere l’Artemisia in gravidanza a causa della
sua azione stimolante sull’utero. E’ meglio evitarla durante l’allattamento
in quanto conferisce al latte un sapore amaro. Assunte a dosi elevate e per
lunghi periodi (più di quattro mesi consecutivi), le preparazioni a base di
artemisia possono dare intossicazioni con vomito.

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