ACHILLEA

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ACHILLEA
Nome Latino: Achillea millefolium L.
Famiglia: Compositae
Parti della pianta utilizzate: foglie, fusti e sommità fiorite.
Da sempre l’Achillea è considerata una pianta in grado di fermare
le emorragie. Era utilizzata in passato per curare le ferite procurate
in battaglia, tanto che si guadagnò il nome di erba militaria.
Effetti dimostrati: antinfiammatorio, riparazione tessutale, antibatterico
e astringente, antispasmodico, colagogo, ipotensivo,
emostatico, diuretico e vermifugo.
Indicazioni: utile nelle infiammazioni gastriche ed intestinali,
nella stasi biliare, stati spasmodici gastrointestinali e uterini,
emorroidi. Trova un ottimo impiego nel caso di emorragie uterine
e nei disturbi del ciclo mestruale. L’Achillea ha un’azione antispastica
viscerale evidente, simile a quella della camomilla. E’ un
ottimo rimedio nelle diarree infantili.
Dosi consigliate:
Infuso: al 2-3%
Estratto secco: 0,2-0,8 g/dì
T.M.: 30-50 gtt. più volte al giorno
Avvertenze: non assumere in gravidanza a causa dello spiccato
tropismo della pianta per l’utero. L’assunzione della pianta può
dare fenomeni allergici in caso di ipersensibilità individuale accertata
alle Compositae. Talvolta l’assunzione dell’Achillea può conferire
una colorazione marrone scuro delle urine (non preoccupante).
Uso esterno: L’Achillea utilizzata per uso esterno ha proprietà
astringenti, è decongestionante e riepitelizzante, cioè aiuta la ricostruzione
del tessuto. Inoltre è blandamente analgesica. Con l’acqua
d’infusione si possono fare impacchi da applicate nel caso di
emorroidi sanguinanti e di ragadi del capezzolo. Adoperando il
succo di pianta fresca si utilizzano 2-3 cucchiaini applicati direttamente
sulla parte.

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