ANSIA

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ANSIA
L’ansia può essere definita come situazione psicologica costituita da uno stato di allarme, di tensione, di incertezza nei confronti di eventi presenti o futuri, vissuti come minaccia e incapacità di dominarli. Quando tale stato diventa persistente e slegato da situazioni immediate e facilmente superabili, nel qual caso l’ansia è un fattore fisiologico, esso entra nel patologico e può trasformarsi in angoscia, in cui è presente il senso di disperazione e talvolta persino la depressione.           Gli stati ansiosi possono somatizzarsi, per cui al senso di insicurezza esistenziale si
sovrappongono sensazioni sgradevoli o addirittura dolorose, accertabili a livello dei vari organi del corpo (cuore, testa, visceri, ecc.). Questa ansia somatizzata può portare al timore continuo
di ammalarsi o addirittura di morire. La nostra epoca estremamente competitiva, intrisa di falsi miti di successo individuale ad ogni costo, aggredita da in-numerevoli fattori anti-ecologici,
rappresenta una condizione ansiogena pressochè costante e che interessa masse sempre più vaste di popolazione. Se poi si considera quanto è successo a New York con l’attentato alle
torri gemelle si capisce perché negli U.S.A è aumentata in maniera impressionante quella che viene chiamata “ansia anticipatoria”, cioè la paura per un evento che non è ancora accaduto
e che si presume abbia conseguenze catastrofiche. La medicina ufficiale, nelle mani dello specialista, si serve ragionatamente di ansiolitici e antidepressivi di sintesi; ciò che però è grave è l’abuso
che spesso si fa di questi farmaci, che sono potenti ed efficaci nel dominare i sintomi della malattia, ma che non risolvono il problema alla base e che comunque dovrebbero essere usati
con prudenza e sotto lo stretto controllo dello specialista. Questi farmaci invece vengono spesso usati con eccessiva disinvoltura, anche in casi dove si potrebbero tentare con successo terapie
naturali che potrebbero evitare vere e proprie assuefazioni e dipendenze dal rimedio di sintesi. Ovviamente sarà utile associare la fitoterapia che agirà a livello sintomatico e la psicoterapia
soprattutto nei casi più complicati. Le piante non possono sostituire l’arte dello psicoterapeuta, ma possono essere utili nel trattamento di certe affezioni psicosomatiche in quanto regolano
il funzionamento di alcuni centri nervosi perturbati, agiscono sulla muscolatura liscia viscerale, assicurando la deconnessione e permettendo così all’organo di ritrovare un funzionamento
normale. Spesso infatti organi e visceri presentano spiacevoli sintomatologie a causa di una iper stimolazione continua da parte del sistema nervoso.

Tilia tomentosa (gemme) M.G.: (ansiolitico)
50 gocce, 2-3 volte al dì.
Agisce allo stesso tempo sul centro del sonno esplicando un’azione
ipnotica, inoltre innalza il tasso di serotonine, con effetto calmante.
+
Passiflora (fiori) T.M.: (sedativo)
40 gocce, 3 volte al dì.

Tra le altre piante con effetto tranqu i l l a n t e v o g l i a m o ricordare la Ballotta T.M.
e c c e l l e n t e tranquillante d e l l ‘ a d o l e scente con foruncolosi che sta superando
una pubertà difficile con preoccupazioni sessuali. Assumere da 20 a 50 gtt. al giorno.

La melissa o f f i c i n a l i s T.M. è utile per quei bambini che non stanno mai fermi e non
vogliono mai d o r m i r e .
Assumere da 20 a 50 gtt. al giorno.

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