CALCOLOSI RENALI

CALCOLOSI RENALI
Detta anche “litiasi renale” è una malattia caratterizzata dalla presenza
di “calcoli” negli organi cavi dell’apparato urinario (bacinetto,
calici, ureteri, vescica). Ci sono persone che formano calcoli
una sola volta nella loro vita, ma sono casi piuttosto rari. I calcoli
sono concrezioni che si formano per precipitazione di sostanze
che normalmente sono solubili nei liquidi circolanti negli organi
cavi. I calcoli possono essere asportati chirurgicamente, ma l’intervento
evidentemente, non ha corretto il disturbo metabolico
responsabile della litiasi, bisogna perciò evitare che questi si riformino.
I calcoli renali possono essere di 3 tipi:
• da ossalati
• da urati
• da fosfati
Hanno dimensioni e forme varie, da piccolissimi come granelli di
sabbia (renella), a più grandi come un grano di miglio, o come un
pisello, o più. La forma può essere a corna di cervo, a piramide, a
corallo. Quando si impegnano in un uretere possono dar luogo a
coliche dolorosissime. Possono fuoriuscire, attraverso il meato
uretrale, spontaneamente oppure in seguito a cure idropiniche.
Quando è impossibile l’uscita, per la forma o le dimensioni, si
deve ricorrere alla chirurgia classica o alla frantumazione con tecniche
particolari meno invasive. La presenza di calcoli può ingenerare
infiammazioni di vario tipo e, non di rado infezioni.

Proprio per questo motivo quando utilizziamo dei preparati fitoterapici
che hanno la capacità di sciogliere i calcoli, dobbiamo
sempre abbinare un estratto che abbia anche proprietà disinfettanti
delle vie urinarie. I calcoli hanno infatti spesso una struttura
irregolare e durante la loro discesa lungo le vie urinarie, possono
creare delle micro lesioni che è importante che non si infettino.

Solidago virga aurea T.M.:
50 gtt. al mattino in 200 ml d’acqua da ripetere 4 volte a distenza di un’ora.
+
Rubia tinctorium (radici) T.M.:
50 gtt. prima di pranzo e 50 gtt. prima di cena.

Oppure:

Agropyrum repens (rizoma) T.M.: (diuretico-decongestionante) 30 gocce al mattino.
+
Betula verrucosa (linfa) M.G.: (diuretico) 50 gocce a mezzodì.

Nei casi di infezione:

Uva ursina (rami e foglie) T. M.: (antibatterico urinario) 20 gocce, 3 volte al dì.

Rubia tinctorium T.M. (radici). La robbia è in grado di sciogliere
i calcoli renali di ossalato e di fosfato di calcio. Inoltre ne inibisce anche la formazione.                             La robbia veniva utilizzata per tingere le stoffe di rosso per cui spesso capita che le urine assumano
questa colorazione. Assumere 20-50 gtt. tre volte al giorno.

Tutti i soggetti che presentano calcolosi, qualsiasi sia la natura
dei calcoli, presentano delle caratteristiche comuni come ad
esempio l’oliguria, cioè l’iperconcentrazione urinaria e l’escrezione
esagerata di alcuni elettroliti, soprattutto di calcio.

L’oliguria è la scarsa quantità di urina eliminata nelle 24 ore,
che di solito deve essere inferiore a 400 ml per un individuo
adulto di media corporatura. Tra le cause principali troviamo:
un inadeguato apporto di liquidi, insufficienza renale acuta ed
altri fenomeni dipendenti da distretti extrarenali. Quindi per
combattere l’oliguria non basta consigliare un diuretico per
ottenere buoni risultati. Estratti che favoriscono la formazione
della bile ed il suo deflusso eliminano l’ostacolo di un fegato
congestionato. In questi casi saranno utili:

Rosmarinus officinalis (giovani getti) M.G.: favorisce il deflusso della bile.
100 gocce 1 volta al dì in un grosso bicchiere di acqua minerale.
+
Taraxacum T.M.:
100 gtt. in un grosso bicchiere di acqua minerale.

A volte invece l’oliguria può dipendere da una sindrome iperfollicolinica
che consiste in una quantità eccessiva di follicolina o di
estrogeni nell’organismo femminile. Questo fenomeno è dovuto
o ad una iperproduzione da parte delle ovaie, oppure a somministrazioni
dell’ormone a scopo terapeutico. In questo caso ricorreremo a:

Rubus idaeus (giovani getti) M.G.:
Regolarizza la secrezione ormonale ovarica e permette di riequilibrare
la donna da un punto di vista endocrino.
50 gocce al mattino.

Nel caso di calcolosi renale non dobbiamo comunque dimenticare l’importanza fondamentale che riveste l’alimentazione nella formazione dei calcoli. Sicuramente una dieta troppo ricca di
zucchero e di proteine animali, fa aumentare l’emissione di calcio
con le urine, aumentando il rischio di formazione di calcoli.
Ma anche un alimentazione troppo ricca di alimenti che contengono
acido ossalico come i pomodori, favorisce la litiasi.

 

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