CALENDULA

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CALENDULA

Nome latino: Calendula officinalis L.
Famiglia: Compositae
Parti della pianta utilizzate: Fiori e parti aeree

Effetti dimostrati: per uso esterno la Calendula esplica un’azione cicatrizzante,antisettica ed antinfiammatoria. Se utilizzata per uso interno all’azione antinfiammatoria si somma un effetto estrogeno-simile.

Indicazioni:
Uso interno: gli estratti a base di Calendula, promuovono il drenaggio
linfatico, decongestionando le ghiandole infiammate. Inoltre
vengono utilizzati nella prevenzione delle neoformazioni a livello
uterino e mammario. La presenza di mucillaggini, rende gli estratti
acquosi di Calendula, efficaci decongestionanti di tutto il tratto
gastrointestinale. La Calendula agendo sui principali organi emuntoriali
svolge un’importante azione detossificante e di pulizia del
sangue. Questa pianta trova impiego anche come rimedio accessorio
nelle dislipidemie. Possiede inoltre una blanda azione estrogenica
grazie alla quale viene utilizzata per riequilibrare il ciclo mestruale.
Le sue potenzialità antifungine fanno sì che venga impiegata nel
trattamento delle vaginiti micotiche.
Uso esterno: grazie alle sue proprietà antinfiammatorie la
Calendula rientra in numerose formulazioni ad uso topico come
pomate, unguenti ed oleoliti che vengono applicati su ferite con
scarsa tendenza alla cicatrizzazione, ulcerazioni, ragadi, screpolature
e geloni. Questi preparati trovano impiego anche in caso di lievi
ustioni, dermatosi secche, eczemi secchi tendenti a formare ragadi.

Dosi consigliate:
Infuso: al 5%
Estratto secco: 0,25-0,50 g/dì
Estratto fluido: 1g/dì
T.M.: 40 gocce 3 volte al giorno

Avvertenze: Si sconsiglia di assumere estratti di Calendula in gravidanza
a causa della sua azione potenzialmente abortiva. Può
dare reazioni allergiche in soggetti sensibili.

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