IN QUALI CASI E’ OPPORTUNO ASSUMERE L’ALOE

• Durante lunghi periodi di dieta bilanciata ipo-calorica in cui
il corpo abbia la necessità di essere supportato adeguatamente
senza il timore di ingrassare.
• Quotidianamente in dosi ridotte in quanto risulta essere un
ottimo integratore della dieta quotidiana anche per periodi
prolungati nel tempo.
• Per prevenire la maggior parte delle patologie derivate da
carenza alimentare.
• In presenza di disbiosi intestinali o di sindromi riconducibili
a “colon irritabile”, ma non in caso di ulcere gastriche o intestinali.
• Durante tutti i cambi di stagione o abitudini di vita che possano
generare una situazione di stress e quindi di disequilibrio
del corpo.
• Per tutto il periodo di una chemioterapia e dell’impiego di
farmaci invasivi, insieme a molta acqua, come alimenti di
supporto riequilibranti e disintossicanti. Si presume oggi che
alcuni mucopolisaccaridi abbiano un effetto anticancerogeno
anche se è ancora prematuro parlare di risultati certi. Studi
clinici sull’uomo non sono però ancora stati fatti. Sono
soprattutto scienziati giapponesi con le loro équipes che conducono
le ricerche in questo campo.
• In caso di degenze post-operatorie e non o di malattia temporanea
o cronica, come coadiuvante alimentare alle terapie
prescritte.
• Per contrastare fenomeni spesso derivati da uno scarso
assorbimento dei cibi, da stress e tensione nervosa come la
caduta dei capelli, la tendenza ad ingrassare, gli sbalzi di
umore, la difficoltà del sonno e della concentrazione.

LASSATIVI A BASE DI ALOE
Normalmente i lassativi a base di aloina disponibili in farmacia
non andrebbero presi che per brevi periodi, come tutti i lassativi
sia di origine vegetale che chimica.
Oltre all’effetto lassativo, le sostanze amare dell’Aloe hanno
un’altra proprietà: sono antisettiche, agiscono cioè contro i
germi. Se le sostanze amare sono aggiunte a un gel per la cura
della pelle, esse curano in maniera ottimale le imperfezioni della
pelle grassa, l’acne e le altre malattie cutanee che possono comparire
sottoforma d’infezione.
AZIONE SU VESCICA E RENI
Il Dott. Filatow ha dimostrato che le sostanze dell’Aloe hanno
un’influenza positiva sul tessuto fibroso dei reni. Esse stimolano
la circolazione sanguigna e attivano la funzione di secrezione.
Sali speciali contenuti nell’Aloe Ferox calmano i dolori in caso di
cistiti (3 dl. di succo di Aloe caldo da bere lentamente).

A.I.D.S.
Attualmente delle persone sieropositive assumono succo d’Aloe
vera e ferox in grandissime quantità perché sembra che possa
ritardare la conclamazione della malattia. Un dosaggio preciso
non è ancora stato stabilito. Uno studio americano sull’Aloe vera
locale ha dimostrato che, in un gruppo ristretto di pazienti affetti
da A.I.D.S. conclamata, l’evoluzione della malattia è stata
ritardata e migliorata e i sintomi hanno manifestazioni meno
intense. Il dosaggio giornaliero di succo d’Aloe, in questo caso,
è di circa 1/2 litro.
Diversi studiosi, nelle più disparate parti del mondo, hanno
osservato che l’acemannano agisce positivamente anche nei casi                                                                  di angina, diabete, colesterolo alto, malattie cardiache e aterosclerosi.
Avvertenze: Non assumere in caso di ulcera gastrica o duodenale,
in presenza di piccole complicazioni all’intestino, come
enteriti periferiche. Non assumere in caso di colite ulcerosa,
diverticolosi o diverticoliti, proctiti o emorroidi
Note: l’azione dell’Aloe vera è stata valutata in studi clinici con
estratti titolati e standardizzati in polisaccaridi (acemannano) al
dosaggio di 400-800 mg 1-2 volte/dì.
I rischi d’intossicazione
Tutti i casi di intossicazione da Aloe conosciuti, hanno come
causa un sovradosaggio di aloina e di emodina, che sono sostanze
idrosolubili e dunque rapidamente assorbibili dall’organismo.
Il sapore molto amaro di queste due sostanze dovrebbe
servire ad allertare l’uomo per impedire un sovradosaggio, dal
momento che l’uomo ha un’avversione naturale al gusto amaro.
L’abuso può provocare la morte, la dose mortale è attorno agli
8-20 grammi d’aloina a seconda del peso.
Molte donne africane la utilizzano per provocare l’aborto.
L’imperatore tedesco Otto II sarebbe morto nel 983 da overdose
di aloina senza peraltro guarire un problema di costipazione.
Questo è però vero per l’aloina come per tutti i principi attivi
vegetali: il dosaggio determina la tossicità.

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