Ipertensione arteriosa

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IPERTENSIONE ARTERIOSA
L’ipertensione è un aumento della pressione del sangue all’interno dei vasi arteriosi rispetto ai valori definiti “normali” (superiore ai 90 mmHg di minima o “diastolica” e 140 mmHg di massima o “sistolica”). Il termine sistole significa contrazione, mentre il termine diastole significa dilatazione. La pressione del sangue
nelle arterie è quindi massima durante la contrazione del
ventricolo sinistro e minima, durante il suo rilasciamento.
L’aumento della pressione arteriosa può derivare da una causa
precisa (ad esempio un tumore cerebrale, malattie renali, ecc.),
nel qual caso parleremo di “ipertensione secondaria” e la terapia
consisterà nell’eliminare la causa, quando possibile agendo
anche con farmaci sintomatici per riportare la pressione a valori
normali ed evitare così complicazioni cerebrali o cardio-circolatorie.
Se invece la causa non è evidenziabile si parlerà di “ipertensione
essenziale”. Questo tipo di ipertensione colpisce un
gran numero di persone di ambo i sessi e di varia età, manifestando
i primi sintomi significativi fra i 40 e i 60 anni. L’origine è spesso
familiare, tanto è vero che gli ipertesi hanno, con grande probabilità,
figli destinati ad essere ipertesi. Agenti favorenti sono spesso l’ansia,                                                             lo stress e le condizioni di vita in cui la tensione psichica e fisica sono fattori dominanti.                             I sintomi più comuni sono cefalea, tensione alla nuca, palpitazioni,
stato di agitazione, insonnia, irritabilità accentuata, ronzii e fischi auricolari.                                               Le complicazioni possono essere varie e talora molto gravi,
quali ad esempio: danni cardiaci, emorragie endocraniche ed oculari,
insufficienze renali, ecc…                                                                                                                                             Esistono in Italia alcune interessanti statistiche. Nel Veneto, su
un campione di 6000 individui di entrambi i sessi con età fra i 20
e i 60 anni, sono stati riscontrati affetti da ipertensione 1600 soggetti,
cioè il 26,7%. Di questi 1600, oltre il 50% ignorava di essere
iperteso e, del restante numero, solo il 13% seguiva una terapia.
Oltretutto è stato accertato che, anche fra coloro che si curano,
sono pochissimi quelli che lo fanno correttamente e in
maniera continua. La stragrande maggioranza cessa la terapia
dopo breve tempo. Ecco perché l’ipertensione, che spesso all’inizio
non dà una sintomatologia molto evidente, viene definita: “il
killer silenzioso”.
N.B. Quando i risultati di una terapia a base di piante medicinali
dovessero essere deludenti ricorrere, senza tentennamenti, ai
farmaci di sintesi che il medico di fiducia consiglierà.

Viscum crataegi (parte aerea con bacche)                                                                                                          T.M.: (antidepressivo, diuretico) 10-20 gocce, 3 volte al dì.

Olea europaea (giovani getti)                                                                                                                                M.G.: (ipocolesterolemizzante, ipoglicemizzante, ipolipemizzante) 30 gocce, 2 volte al dì.

Tilia tomentosa (gemme)                                                                                                                                  M.G.: (ansiolitico, sedativo generale) 20-30 gocce, 3 volte al dì.

L’ipertensione è una malattia complessa ed ogni malato ha una
reattività ai farmaci molto personale. Pertanto questo schema
medio, per altro assai valido, va fortemente personalizzato nella
scelta dei rimedi e nelle posologie, tenendo presente che si può
arrivare anche a posologie più alte di quelle indicate e cioè:
Viscum c., T.M. = da 10 a 40 gocce, 2-3 volte al dì
Olea e., M.G. = fino a 40 gocce, 1-2 volte al dì
Tilia t., M.G. = fino a 40 gocce, 1-3 volte al dì
Per fornire comunque uno schema di somministrazione medio e
generale e per facilitare l’assunzione si possono mischiare 40 gtt.
dei tre rimedi sopra citati in uno stesso bicchiere e prenderli in
un po’ d’acqua prima dei tre pasti principali.
Importante perciò è trovare la minima quantità sufficiente a
controllare i valori della pressione arteriosa.

Tisana per l’ipertensione
25% Biancospino
30% Vischio
25% Altea
20% Passiflora
Mettere in infusione 30 g di tisana per un litro d’acqua,                                                                      far bollire 10 minuti e lasciare in infusione 15 minuti.                                                                                          Bere 3 bicchieri al giorno, lontano dai pasti.

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