Portulaca oleracea, l’erba grassa che conquista tutti

La portulaca oleracea è tra le erbe selvatiche commestibili più apprezzate. E’ ricca di omega 3 e presenta interessanti proprietà benefiche.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La portulaca, nelle regioni italiane, è conosciuta con nomi diversi: dall’erba grassa del Piemonte alla Porcellana in Lombardia, nel Lazio  e nelle Marche è chiamata porcacchia, in Abruzzo precacchia e in Campania è conosciuta con l’ambiguo nome di erba pucchiacchella. La portulaca oleracea è conosciuta da sempre come pianta medicinale, è usata fin dai tempi degli antichi egizi ma oggi molti italiani la trattano come un’infestate difficile da diserbare, infatti non tutti sono a conoscenza delle sue incredibili proprietà.

Le proprietà della portulaca oleracea

Tra le proprietà della portulaca gli esperti citano quelle diuretiche, depurative, dissetanti e anti-diabetiche. Nella pratica quotidiana, le foglie di portulaca possono tornare utili per la preparazione di impacchi atti a lenire punture di insetti, acne e eczema.

Fino a poco tempo fa, la portulaca era usato come valido rimedio naturale in caso di emorroidi, emorragie post-partum, enterite acuta e nel trattamento di vomito e diarrea. Oggi, la portulaca oleracea è ritornata sulla cresta dell’onda, un po’ per le sue “proprietà curative storiche” ma soprattutto per le sue proprietà nutrizionali: recenti studi hanno dimostrato che la portulaca è ricca di acidi grassi polinsaturi di tipo omega 3, sostanze che giocano un ruolo cruciale nella prevenzione delle malattie cardiovascolari.

Tra le proprietà nutrizionali della portulaca, segnaliamo che in soli 100 g di foglie  sono contenuti circa 350 mg di acido α-linolenico (acidi grassi facenti parte del gruppo di omega-3). Gli acidi grassi polinsaturi di tipo omega 3 aiutano a ridurre i livelli di colesterolo LDL e i trigliceridi.

La portulaca in cucina

Un tempo, al sud e in particolare a Napoli, il binomio rucola e erba pucchiacchella era una costante per incorniciare piatti a base di carne. La cucina povera napoletana vedeva l’impiego della portulaca nelle insalate di patata arricchita, all’occorrenza, con acciughe e olive. Nella cucina romana, la portulaca si integrava perfettamente con la cosiddetta misticanza nell’orto.

La portulaca è un ingrediente molto versatile, può essere usato per arricchire frittate, nei ripieni per ravioli, come ingrediente per minestre e usata a crudo per guarnire portate di pesce e di carne.

  • Come seminare la portulaca in vaso o nell’orto

Non è difficile propagare la portulaca da un giardino all’altro, tuttavia, se non sapete dove reperire la pianta, online è disponibile l’acquisto per corrispondenza: una  confezione di Semi di portulaca selezionati a scopo alimentare, è proposta al prezzo di circa 2,50 euro .

Pubblicato da Anna De Simone il 8 luglio 2015

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