ECHINACEA
Nome latino: Echinacea angustifolia Heller
Famiglia: Compositae Parti della pianta utilizzate: radici e parti aeree
I primi coloni bianchi impararono dalle tribù indiane del nord America gli innumerevoli utilizzi dell’Echinacea. I medici studiarono sistematicamente
soprattutto l’Echinacea Angustifolia, anche se oggi
in commercio si trovano anche altre specie di Echinacea come quella Pallida e quella Purpurea, dalle proprietà molto simili.
Ebbero molto successo nella cura di diverse malattie infettive
che affliggevano il paese, solo con l’arrivo degli antibiotici l’uso
in anni più recenti. Studi attuali sull’Echinacea sono stati condotti
su animali ed in vitro concentrandosi principalmente sulla
sua azione immunostimolante.
Effetti dimostrati: antiflogistico, batteriostatico, virustatico e
micostatico. Immunostimolante, cicatrizzante e riepitelizzante.
Inoltre è stata evidenziata una buona capacità antinfiammatoria.
L’Echinacea Angustifolia ha dimostrato anche una buona azione epatoprotettiva. La frazione liposolubile del fitocomplesso
dell’Echinacea ha dimostrato di possedere attività antitumorale
in vitro.
Indicazioni: l’estratto di Echinacea è utile nella profilassi dell’influenza,
nelle infezioni acute e croniche degli apparati respiratorio
ed urinario. Come batteriostatico su ferite e postumi di
infezioni dermatologiche. Utile nel trattamento di patologie
delle prime vie aeree.
Dosi consigliate:
Infuso: al 2%
Estratto secco: 0,25- 0,5 g/dì
Estratto fluido: 1-2 g/dì
T.M.: 1 cucchiaino 4-5 volte al giorno
Avvertenze: Non deve essere impiegata nella cura di molte
malattie sistemiche come tubercolosi, leucosi, collagenosi, sclerosi
multipla, AIDS, ecc…